OLTRE 25MILA STRANIERI IN ITALIA PER STUDIARE LA LINGUA PER UN FATTURATO COMPLESSIVO DI 101.1 MILIONI DI EURO: LA STATISTICA ASILS DEL 2018
Nel 2018 oltre 25mila stranieri hanno scelto di studiare l’italiano in una delle scuole Asils: con precisione il numero è di 27.281 studenti per oltre 416mila ore di lezione. L’arrivo di questi corsisti in Italia ha generato un fatturato complessivo di 101,1 milioni di euro, di cui 51,1 milioni solo per le spese nel Paese, esclusi i costi del corso e dell’alloggio. Il calcolo è stato fatto sulla spesa media giornaliera pro-capite dei visitatori stranieri in Italia che, fonti della Banca d’Italia, ritengono sia pari a 61,4 euro esclusi i costi per l’abitazione. La frequentazione dei corsi presso gli istituti Asils ha generato perciò anche un importante contributo positivo per l’economia nazionale.
Secondo il rapporto statistico stilato dall’associazione delle scuole d’italiano come lingua seconda, i 43 centri aderenti hanno accolto in media 634 persone nelle loro varie classi. Per l’insegnamento è stato necessario il lavoro di 460 docenti, di cui 45 direttori didattici che hanno erogato un totale di 416.227 ore d’insegnamento, pari a 9.680 ore per istituto, di cui 394.969 per i corsi di lingua e 21.258 destinate a lezioni di cultura.
I soggiorni in Italia per studiare la lingua hanno generato oltre 830mila pernottamenti in strutture ricettive ufficiali o appartamenti, di cui il 62% delle richieste è arrivato da europei mentre il 38% da extraeuropei. La Germania, per esempio, ha realizzato 112.500 pernottamenti, pari al 14% della permanenza dei turisti tedeschi nel nostro Paese, mentre gli statunitensi hanno totalizzato 96.269 presenze, il 12% di quelle totali.
In media la permanenza degli studenti è stata pari a 4,4 settimane con un aumento degli ingressi soprattutto dalla Svizzera, +21,3% e dal Brasile, +28,1%. Tra i primi 10 Paesi di provenienza degli studenti, al primo posto c’è stata la Germania, seguita da Stati Uniti, Svizzera, Austria, Brasile, Francia, Giappone, Regno Unito, Russia e Paesi Bassi.
Negli ultimi cinque anni si è registrata una buona crescita del numero di corsisti stranieri pari al 10,4% con le settimane di frequenza in Italia che sono passate da 110mila a 119mila (+7,9%).
Ma ad aumentare e migliorare la propria qualità è stata anche l’offerta di attività extra scolastiche che è passata da 265 proposte nel 2017, tra escursioni, musei, degustazioni, cene, eventi musicali, sport e visite aziendali, a ben 290. Questa varietà delle possibilità di scelta su come spendere il proprio tempo libero data agli studenti, ha reso ancora più appetibili i corsi Asils oltre ad aver favorito la conoscenza e l’entrata in contatto diretta con la cultura e la società italiana, con conseguente aumento della permanenza nel Paese o stimolo a tornare.
I principali motivi che hanno spinto uno straniero a studiare la lingua italiana sono stati proprio gli interessi culturali, letterari o artistici, indicati come molto importanti dal 67,4% degli studenti e le ragioni turistiche, selezionate nel 74,4% dei casi.
Nel 34,9% dei casi, invece, gli stranieri che si sono rivolti a una scuola Asils, lo hanno fatto per motivi accademici. In totale 1.261 studenti (+6,6%) hanno chiesto di sostenere un esame per ottenere una certificazione della loro conoscenza della lingua italiana. L’attestato più richiesto è stato quello del CILS scelto dal 67,4% degli studenti, seguito dall’AIL e dal Celi, rispettivamente preferiti dal 14,8% dei corsisti e dal 12,4%.
Tra personale docente e non, inoltre, le scuole Asils hanno dato lavoro a 721 persone di cui circa 450 con contratti di lavoro a tempo indeterminato.
Nel 2018 i 43 centri hanno offerto i propri servizi a un pubblico variegato per genere, fasce d’età e profili professionali. Il 66,7% degli iscritti è composto da donne e ragazze contro il 33,3% degli uomini. Gli studenti maggiormente rappresentati sono stati quelli di età compresa fra i 18 ed i 25 anni, che hanno raggiunto il 27,5% delle presenze. Sono state ben rappresentate anche le fasce d’età comprese fra i 26 ed i 35 anni (21,6%) e i 36 e i 50 anni (19,7%). Gli ultracinquantenni, pari al 23,2% delle presenze complessive, hanno rappresentato un trend in crescita rispetto al 19,6% del 2017. Infine gli studenti di età inferiore ai 18 anni hanno rappresentato l’8,1%, anche loro in crescita rispetto al 5,6% del 2017. La maggior parte dei clienti delle scuole Asils sono stati lavoratori (38,2% del totale) e studenti (35,1%). Sono aumentati anche i pensionati che dal 14% del 2017 sono passati al 17,3%. Solo il 9,4% è stata rappresentata da familiari di espatriati e religiosi. Al loro arrivo gli studenti hanno dimostrato di avere diversi livelli di conoscenza della lingua italiana: i principianti assoluti sono stati il 25,3%, quelli di livello elementare il 29,1%. Gli studenti di livello intermedio si sono attestati al 25%, quelli di livello buono e avanzato rappresentano rispettivamente il 14,1% e il 6,5%. Si tratta di dati che sono rimasti molto simili fra 2017 e 2018.