Il Palio di Siena
Domenica 2 luglio si rinnova a Siena la tradizione del Palio, da sempre intrecciata con la storia della città. Secondo la leggenda la fondazione di Siena risale ai figli di Remo, Senio e Aschio, che giunsero in Toscana dopo la fuga da Roma correndo un “palio alla lunga”, cioè un itinerario in linea retta. Certo è che nell’età d’oro della Repubblica senese – 150 anni tra l’inizio del Duecento e la metà del Trecento – la manifestazione era il momento solenne e conclusivo delle celebrazioni dell’Assunta a metà agosto. Al tempo non si percorreva un circuito circolare, ma i cavalieri si slanciavano dalle porte della città verso la Cattedrale e vinceva il primo che la raggiungeva. Il vincitore poteva essere anche un cavallo privo di fantino e si aggiudicava il pallium, una lunga pezza di stoffa preziosa talvolta cucita a bande verticali.
Il Palio di Siena è una delle più importanti e coinvolgenti feste italiane, l’unica forse ad aver avuto una storia ininterrotta dal ‘300 ad oggi. La manifestazione odierna si svolge in Piazza del Campo e prevede che i fantini di 10 Contrade percorrano correndo tre giri della piazza. Vince la Contrada il cui cavallo, con o senza fantino, completa il circuito. I fantini si dispongono secondo un ordine stabilito per sorteggio e lottano per aggiudicarsi il Palio, che sarà per sempre conservato nel museo della propria Contrada.
La manifestazione ha un regolamento piuttosto complesso. Ogni anno possono partecipare solo 10 contrade su 17: le 7 escluse dall’edizione precedente e le 3 che vengono sorteggiate, l’ultima domenica di maggio, fra i partecipanti dell’anno passato. Anche l’assegnazione dei cavalli avviene per estrazione. La corsa è preceduta da un corteo storico di oltre 600 figuranti, che attraversa il centro storico da Piazza del Duomo a Piazza del Campo.
L’evento si replica il 16 agosto, con estrazione delle Contrade la prima domenica dopo il Palio di luglio.
Per maggiori informazioni sull’evento si può visitare questo sito: Il Palio di Siena