Crescita dello studio della lingua italiana in Italia: studio analitico sulle statistiche ASILS 2017.
Secondo il rapporto statistico stilato dall’ASILS (Associazione delle Scuole di Italiano come Lingua Seconda) anche il 2017 è stato un anno di crescita per lo studio della lingua italiana nel nostro Paese. I 44 centri aderenti all’Associazione hanno accolto oltre 29.000 studenti (una media di 665 a scuola), registrando un incremento del 3,76% rispetto al 2016.
Nel corso 2017 sono state erogate complessivamente 441.800 ore di insegnamento (in media 10.000 ore ad istituto) coinvolgendo 530 docenti e 49 direttori didattici.
La permanenza media degli studenti è stata di 4,8 settimane e sono state complessivamente frequentate oltre 140.000 settimane (in media 3.200 a scuola) che hanno generato un fatturato complessivo di 57,4 milioni (contro i 53,1 milioni del 2016). La spesa media settimanale (corso + alloggio) degli studenti è stata di 413,20. euro.
Stati Uniti (15,4% delle presenze complessive), Germania (12,2%), Svizzera (7,60%), Austria (5,3%), Giappone (4,4%), Brasile (4,2%), Regno Unito (4%), Francia (3,9%), Russia (3,8%) e Paesi Bassi (3,5%) si confermano, come nel 2016, i principali paesi di provenienza degli studenti.
Rispetto al 2016 si è registrato un sensibile aumento di studenti svizzeri (23,9%), brasiliani (17%), austriaci (15,1%), olandesi (8,8%) e giapponesi (7,4%), mentre si è rilevata una leggera diminuzione di statunitensi (-2,9%) e russi (-3,1%). Ci sono state piccole variazioni in positivo per il mercato inglese (+4%), tedesco (2,5%) e francese (2,2%). Continua la crescita del mercato cinese che, grazie all’attivazione dei Progetti Marco Polo e Turandot, rappresenta il 3% degli studenti complessivi delle scuole ASILS.
Le scuole ASILS hanno offerto i propri servizi ad un pubblico variegato per genere, fasce d’età e profili professionali. Il 68,2% degli iscritti è stato di genere femminile, il 31,8% di genere maschile. Gli studenti maggiormente rappresentati sono stati quelli di età compresa fra 18 ed i 25 anni, che hanno raggiunto il 35,8% delle presenze. Sono state ben rappresentate anche le fasce d’età comprese fra i 26 ed i 35 anni (22,7%) e i 36 ed i 50 anni (17%). Gli ultracinquantenni, pari al 19,6% delle presenze complessive, rappresentano un trend in crescita (15% in più di presenze rispetto al 2016), mentre gli studenti di età inferiore ai 18 anni, che rappresentano solo il 5,6%, sono molto diminuiti (20% in meno delle presenze rispetto al 2016). La maggior parte dei clienti delle scuole ASILS sono stati studenti universitari (40,2% del totale) e lavoratori (38,4%) e pensionati (14%). Un’esigua parte (solo il 7,4%) è stata rappresentata da familiari di espatriati e religiosi. Al loro arrivo gli studenti hanno dimostrato di avere diversi livelli di conoscenza della lingua italiana: i principianti assoluti sono stati il 27,7%, quelli di livello elementare il 28,6%. Gli studenti di livello intermedio si sono attestati al 24,3%, quelli di livello buono e avanzato rappresentano rispettivamente il 13,3% e il 6,1%. Si tratta di dati che sono rimasti molto simili fra 2016 e 2017.
Gli studenti che si rivolgono ad una scuola ASILS, lo fanno per motivi turistico-culturali (oltre il 68%), per motivi accademici (il 36%) o per motivi professionali (solo il 160%). Quasi 1200 studenti hanno confermato l’esigenza di studiare la lingua italiana per finalità accademiche sostenendo esami di certificazione linguistica: CILS il 59,2% (in leggera diminuzione rispetto al 2016: -6,3%); AIL il 23,3% (in leggera crescita rispetto al 2016: 5,4%) e CELI il 16,1% (in forte crescita rispetto al 2016: 15,8%).
Le scuole ASILS sono molto attive nel marketing e nel 2017 si sono spesi più di 2,500 milioni di euro, pari ad una media di 60.000 euro per istituto. Gli investimenti marketing sono rimasti praticamente invariati rispetto al 2016. Le voci di spesa più rilevanti sono state le commissioni alle agenzie (47,7%), la gestione dei siti internet delle scuole (25,4%) e la partecipazione a fiere internazionali e viaggi di promozione (13,6%) e l’erogazione di borse di studio (3,3%).
Le scuole ASILS, con oltre 860 collaboratori (il 43,3% dei quali assunto a tempo indeterminato), si confermano come fonti sane ed attive di occupazione, che ottengono buoni risultati soprattutto grazie alle strategie di marketing singolarmente messe in campo.