Il Calendimaggio di Assisi, una “cavalleresca contesa per lo saluto alla nascente Primavera”
Il Calendimaggio, il cui nome deriva dal periodo in cui ha luogo, è una festa popolare dedicata all’arrivo della primavera. Si tratta di una tradizione viva ancor oggi in molte regioni italiane come allegoria del ritorno alla vita e della rinascita. La celebrazione risale ai Celti, agli Etruschi e ai Liguri, popoli che erano molto integrati con i ritmi della natura e per i quali l’arrivo della bella stagione rivestiva una grande importanza. Come gli antichi contadini sfilavano in processione per propiziare la fertilità del terreno e la prosperità del raccolto, così oggi i maggianti percorrono le strade dei loro borghi cantando strofe benauguranti agli abitanti delle case che visitano per ottenere doni. I protagonisti di queste manifestazioni usano accompagnarsi con rami di alberi, in particolare ontani e maggiociondoli, e ornarsi di rose e viole, che vengono anche citate nelle strofe dei loro canti.
Benché la manifestazione sia fortemente sentita in molte regioni italiane (Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Molise), il Calendimaggio di Assisi è uno dei pochi eventi che rispettano le fonti storiche, prima fra tutte l’intensa partecipazione popolare.
La festa si celebra ogni anno il primo giovedì, venerdì e sabato dopo il 1° maggio. Agli antichi riti in uso presso il popolo degli Umbri che celebravano, in questo periodo, il ritorno della primavera e, quindi, il rinnovarsi del ciclo della vita, si unisce alla tradizione delle canzoni di maggio, composizioni di poesie da ballo e canti che, secondo la moda provenzale, venivano eseguite da brigate di giovani che si spostavano gaiamente nei vari rioni della città alla fine del Medioevo. Nel Calendimaggio di Assisi s’inserisce una terza componente risalente sempre al periodo medievale, quando la città, all’inizio del XIV secolo, raggiunse il massimo dello splendore ed iniziarono le divisioni interne. Ancora oggi il momento saliente della manifestazione è rappresentato dalle sfide per la conquista del palio delle due Parti in cui la città è divisa: la Nobilissima Parte de Sopra e la Magnifica Parte de Sotto, che rappresentano rispettivamente le fazioni ghibelline e guelfe presenti nel panorama delle lotte comunali in tutta Italia. Ogni anno nella Piazza del Comune, centro pulsante dei festeggiamenti, si svolgono cortei in costume e scene di vita medievale, esibizioni musicali, recitazioni in dialetto o in lingua dell’epoca, giochi medievali (tiro alla fune, corse delle tregge, cioè slitte, tiro con la balestra) e l’elezione di Madonna Primavera.
A decretare la Parte vincitrice è una giuria, composta da esperti di fama internazionale, cioè uno storico, un musicologo e una personalità del mondo dello spettacolo. L’annuncio della vittoria avviene sventolando un fazzoletto del colore della parte vincente, blu per la Parte de Sopra, rosso per quella de Sotto. I vincitori ricevono il palio e devono averne cura fino all’anno successivo.
Il programma dettagliato del Calendimaggio di Assisi si trova sul sito www.calendimaggiodiassisi.com