ASILS: 50 milioni di euro di entrate da studenti stranieri, necessario colmare lacuna normativa sul rilascio visto di studio
ROMA, 27 Ottobre, 2014 – In occasione degli Stati Generali della Lingua italiana a Firenze, il Presidente dell’ASILS, Francesca Romana Memoli e il direttore di Eduitalia Emmanuel Maio ricordano alle istituzioni la necessità di adoperarsi per colmare la lacuna normativa sul rilascio del visto di studio della lingua italiana inserendo un’integrazione alla legge già esistente.
“E’ un punto da affrontare proprio perché oltre 28 mila stranieri ogni anno scelgono di studiare l’Italiano nelle sole scuole Asils e questo porta al nostro paese quasi 50 milioni di euro di entrate”, ha dichiarato il Presidente ASILS. “Gli Stati Generali sono stati una grande occasione per unire allo stesso tavolo i ministeri degli Esteri e dell’Istruzione, le istituzioni, gli accademici e le scuole private”, ha aggiunto Francesca Romana Memoli. “Il settore privato va promosso e stimolato proprio per i benefici che reca all’immagine, all’economia, al turismo all’occupazione e alla posizione dell’Italia nel mondo”, ha continuato il Presidente dell’ASILS.
Tra gli obiettivi di conseguenza ci deve anche essere quello di sensibilizzare le istituzioni riguardo al sistema dello “Study Abroad” allo scopo di favorire gli ingressi per motivi di studio. L’ASILS (Associazione scuole di Italiano come Lingua Seconda) presente su tutto il territorio nazionale promuove da molti anni il “turismo di studio” lamenta alcune criticità riguardo gli studenti che chiedono il visto studio per venire in Italia a studiare la lingua italiana presso scuole private qualificate; queste problematiche sono dovute a un vuoto normativo nella disciplina del rilascio del visto studio per la lingua italiana ASILS ed Eduitalia sottolineano l’urgenza della regolarizzazione della normativa e ricordano che l’Italia è una delle mete più ambite dagli stranieri e l’italiano è la quarta lingua studiata al mondo, l’ottava più usata su Facebook, con un bacino potenziale d’interessati di 250 milioni di persone.
“Questo bacino è fonte di diffusione della lingua e della cultura italiana in tutto il mondo e come tale va preservato e tutelato”. Per gli studenti provenienti dai paesi a c.d. medio/alto rischio migratorio vi è obbligo di richiesta del visto studio anche per periodi inferiori ai 90 giorni; mentre per studenti provenienti da paesi a rischio migratorio c.d. basso/nullo il visto va richiesto per periodi superiori ai 90 giorni. Ad oggi, nonostante tale lacuna legislativa, il Ministero degli Affari Esteri (tramite l’importante ruolo del suo Centro Visti) ha concesso, dimostrando grande sensibilità ed apertura, in molti casi il rilascio del visto per lo studio della lingua italiana, equiparandolo alle altre tipologie di visto di studio previste dal nostro sistema.
Tuttavia uno studente straniero, pur se in regola con i diversi requisiti previsti dalla normativa, non sempre ottiene un visto di studio per studiare la lingua italiana presso le scuole private. Il problema, spiega l’ASILS, è che tale vuoto normativo può creare incertezza agli Uffici Visti dei Consolati Italiani nel mondo e a volte succede che gli Uffici Visti neghino il visto per lo studio della lingua italiana in quanto la legge non prevede espressamente tale tipologia. ASILS conosce bene l’importanza della lingua italiana nel mondo e da anni è in prima linea per la diffusione dell’italiano nel mondo.
Oggi si ritiene possibile, con il fondamentale appoggio del MAE e con il nuovo clima politico di forte attenzione alla promozione dello studio della lingua italiana , risolvere tramite un’ integrazione alla normativa dei visti, tale situazione di generale incertezza. In particolare ASILS propone che il visto si possa ottenere per “Corsi di studio della lingua italiana a tutti i livelli presso gli istituti pubblici e presso gli istituti privati appartenenti alle associazioni sul territorio nazionale”.
L’ASILS è l’Associazione delle Scuole di Italiano come Lingua Seconda che dal 1991 riunisce 43 istituzioni private di lingua e cultura italiana in Italia, attive in dieci Regioni con oltre 25 mila studenti iscritti all’anno.
La dottoressa Francesca Romana Memoli, presidente ASILS, è disponibile per eventuali interviste, anche radio-tv, e/o approfondimenti sul tema. Contattare l’Ufficio Stampa.
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