Il nuovo appello al governo dal settore “dimenticato” della formazione linguistico culturale privata.
Pagamento immediato della cassa integrazione straordinaria, estendere a marzo del 2021 le misure di sostegno a fondo perduto, prolungare fino al giugno 2021 gli ammortizzatori sociali per l’emergenza Covid-19. Queste sono richieste più urgenti formulate al Governo dalla coalizione delle imprese del settore formazione rappresentato da ASILS, FEDERLINGUE-CONFCOMMERCIO, AISLI, EDUITALIA, FILINS, ITALIAN IN ITALY, AIdSM, CAMBRIDGE ASSESMENT ENGLISH, AIL, comparto che dà lavoro a migliaia di dipendenti fra docenti e personale amministrativo “e che da sempre – ricorda Wolfango Poggi, presidente di ASILS (l’Associazione delle Scuole di Italiano come Lingua Seconda) – aiuta il Paese Italia a migliorare le competenze di milioni di studenti e lavoratori e che, nel caso delle scuole di lingua italiana per stranieri, genera una forte promozione del nostro Paese all’estero e un notevole indotto turistico”.
A 5 mesi dall’inizio della pandemia, l’attività svolta da migliaia di aziende della formazione ed in particolare di quella linguistica (corsi di lingue per italiani e stranieri, vacanze – soggiorni studio all’estero e in Italia, esami di certificazione linguistica, università e accademie di moda e design) si trova ancora in drammatico stand-by.
Gli enti di formazione sono stati i primi a chiudere e saranno gli ultimi a risollevarsi dalla crisi. La didattica a distanza ha sostanzialmente permesso alle aziende di questo settore di onorare i contratti stipulati con i clienti prima del lockdown, ma non permetterà alle stesse di sopravvivere in quanto scarsamente redditizia poco gradita ai clienti. “In particolare, agli studenti stranieri delle scuole di italiano – sottolinea il Presidente Poggi – che vengono in Italia proprio per trascorrere un periodo nel nostro Paese e che, oltre immergersi nella lingua, desiderano partecipare alle attività culturali ed enogastronomiche organizzate dai nostri centri. Senza la motivazione del soggiorno in Italia per loro viene meno l’interesse per i nostri corsi, perché senza l’esperienza del “vivere all’italiana” un corso di lingua possono farlo anche nelle scuole presenti nei loro paesi di provenienza”.
Il settore della formazione, nel periodo febbraio – luglio 2020, ha registrato perdite non inferiori al 70% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con punte verosimilmente superiori all’80-90% per le realtà che offrono anche soggiorni-studio.
“La riapertura delle attività scolastiche, sia per chi sta provando a lavorare durante il periodo estivo che per chi lo farà da settembre, si prospetta drammatica – spiega Wolfango Poggi – sia per la ridotta propensione alla spesa di famiglie e imprese, sia per l’applicazione delle misure di distanziamento sociale che dimezzerà il numero degli alunni in aula, fattori che produrranno un ulteriore riduzione del fatturato”.
La raccolta delle iscrizioni, sia per le scuole aperte tutto l’anno sia per chi segue l’anno accademico 2020-2021 si sta dimostrando molto difficoltosa per le incertezze derivanti dal Covid-19 e per la quasi totale assenza di mobilità internazionale.
A livello nazionale il settore dei corsi di lingue raccoglie più di 1850 imprese che impiegano circa 15.000 addetti e hanno un fatturato medio di 800.000 euro.
Il grave perdurare degli effetti del Covid-19 – in assenza di aiuti – rischia di mandare all’aria un intero comparto economico, compromettendo la competenza delle future generazioni e l’indotto turistico del nostro Paese.
“Chiediamo quindi al Governo – afferma Wolfango Poggi – di poter considerare la specificità di questo settore che è oggi in ginocchio, senza prospettive, per poter programmare una riapertura certa e con costi di gestione compatibili con i fatturati ridotti dall’emergenza. E di poter quindi destinare alle imprese risorse e sostegni che consentano di evitare la catastrofe economica dei fallimenti e dei licenziamenti che purtroppo ne seguiranno”.
Segue il testo integrale dell’appello inviato al Governo:
ASILS, FEDERLINGUE-CONFCOMMERCIO, AISLI, EDUITALIA, FILINS, ITALIAN IN ITALY, AIdSM, CAMBRIDGE ASSESMENT ENGLISH, AIL
LE RICHIESTE URGENTI
- ESTENSIONE A MARZO 2021 DELLE MISURE DI SOSTEGNO A FONDO PERDUTO previste dall’a 25 DL n. 34/2020, motivata dalle forti riduzioni di fatturato dei settori rappresentati: scuole di lingue, vacanze studio all’estero e in Italia, esami Cambridge, scuole parificate, università e accademie di moda e design.
- ESTENSIONE A GIUGNO 2021 DEL CREDITO D’IMPOSTA DEL 60% per i canoni di locazione pagati dalle Imprese del settore, in caso di riduzione del fatturato rispetto allo stesso periodo di riferimento dell’anno 2019 (rif. Art. 28 Decreto “Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34)
- PROLUNGAMENTO FINO A GIUGNO 2021 DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI PER L’EMERGENZA COVID-19, in quanto le mancate iscrizioni relative al periodo marzo – ottobre 2020 non potranno essere recuperate nel corso dell’anno scolastico 2020/2021, facendo mancare fatturato alle imprese e quindi possibilità di regolare gestione delle attività e del personale. In caso di mancato prolungamento degli ammortizzatori sociali, si chiede che lo Stato si faccia carico o esenti le aziende dal versamento dei contributi NASPI per il licenziamento e di ogni altro onere, e permetta la rateizzazione del TFR spalmandolo su almeno 24 mesi per consentire alle imprese di commisurare il costo del personale sulla base del reale fatturato esistente, evitando in tal modo di dover disporre della liquidità necessaria al pagamento degli indennizzi e del TFR.
- PAGAMENTO IMMEDIATO DELLA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA già richiesta dalle imprese e accettazione urgente delle richieste di assegno ordinario con autorizzazione alla compensazione per il Fondo di Integrazione Salariale per il recupero delle mensilità anticipate dalle aziende.
- PROLUNGAMENTO A DICEMBRE 2020 DELLA SOSPENSIONE DEI LEASING, MUTUI E NOLEGGI OPERATIVI con recupero delle mensilità congelate in coda a tale periodo.
- DEPENALIZZAZIONE DELLA RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE PENALE E CIVILE per eventuali contagi a carico di dipendenti e clienti nel caso l’impresa abbia applicato tutte le misure richieste dal protocollo vigente al momento del contagio.