Venezia e la festa del Redentore
I prossimi 15 e 16 luglio si terrà a Venezia la Festa del Redentore, la ricorrenza più sentita dai veneziani che, da oltre 400 anni, unisce sacro a profano e attira migliaia di turisti desiderosi di assistere ai magnifici fuochi d’artificio che, dal bacino di San Marco, illuminano la città. La festa si ripete ininterrottamente dal 1577, quando si placò la terribile epidemia di peste che per due anni aveva colpito la città. La pestilenza uccise quasi cinquantamila veneziani e costrinse le autorità a caricare un elevatissimo numero di malati su imbarcazioni che sostavano a largo. Non vedendosi miglioramenti per oltre due anni il doge esortò i cittadini a pregare e ordinò la costruzione di un tempio dedicato al Redentore non appena l’epidemia fosse finita. L’incarico fu affidato al Andrea Palladio e si tenne una solenne processione per ringraziare il Redentore per la fine della tragedia. Così dal 1577, ogni anno, la terza domenica di luglio, viene montato un ponte di barche per collegare Piazza San Marco alla Chiesa del Redentore per consentire il passaggio della processione.
La tradizione vuole che i veneziani, su piccole barche, raggiungano il bacino di San Marco nel tardo pomeriggio del sabato ed inizino a festeggiare, mangiando e bevendo, in attesa del magnifico spettacolo pirotecnico che dura circa 40 minuti. Finiti i fuochi le barche raggiungono il Lido, dove numerosi locali organizzano feste in spiaggia fino al mattino. Balli e festeggiamenti di ogni tipo si tengono fino all’alba, anche, su grandi navi o negli eleganti palazzi del centro storico.
Il programma dettagliato della manifestazione si può leggere qui.