Study Travel Magazine parla di Asils, l’intervista al direttore Wolfango Poggi sul numero 300 della rivista
Nel numero 300, quello del mese di ottobre 2019, Study Travel Magazine ha deciso di dedicare spazio ad Asils con un’intervista al presidente Wolfango Poggi. Nell’articolo si parla dell’associazione, dei traguardi raggiunti finora, come l’ingresso in Eaquals, e degli obiettivi futuri.
L’intervista:
Cosa ha fatto Asils negli ultimi 12 mesi?
Asils ha dato il benvenuto a due nuovi membri dell’associazione. Siamo stati particolarmente felici di aver accolto due scuole che si trovano nelle splendide isole della Sicilia e della Sardegna: la scuola Solemar di Cefalù e One World Italiano di Cagliari. Lo scorso febbraio, durante l’incontro annuale dell’associazione Asils, è stato eletto il nuovo direttivo. Asils, inoltre, è ora un membro accreditato di Eaquals. Un traguardo davvero importante che ha consolidato l’alta qualità della nostra associazione. Sono orgoglioso di rappresentare l’associazione, è una grande sfida dopo l’ottimo lavoro fatto da Francesca negli scorsi otto anni.
Nel 2017 Asils ha ricevuto 29.250 studenti internazionali, con un aumento del 3,8% rispetto all’anno precedente. Come è andata nel 2018?
Il 2018 è stato un anno molto interessante per il mercato italiano, dal nostro report annuale abbiamo notato una crescita in tutti i Paesi a eccezione di Russia, Olanda e Regno Unito.
Quali sono le principali tendenze degli studenti internazionali che frequentano le scuole Asils?
Abbiamo notato un incremento degli studenti over 50. Questo probabilmente è legato all’aumento dei programmi di lingua e di cultura e alla maggiore età degli iscritti che hanno maggiori possibilità economiche. Un evidente aumento c’è stato anche tra gli studenti cinesi che frequentano i corsi di preparazione per accedere alle università italiane, al cosiddetto programma Marco Polo – Turandot. In crescita anche la richiesta di certificazioni di lingua italiana, con sempre più studenti interessati a ottenere un diploma ufficiale. Per questo motivo le scuole Asils stanno collaborando con le principali università pubbliche che offrono certificazioni come l’Università per Stranieri di Siena, l’Università per Stranieri di Perugia e l’Università di Roma Tre.
Quali sono le principali sfide o aree d’interesse nel mercato dell’insegnamento della lingua italiana?
Non vorrei essere ripetitivo, ma ribadisco che le nostre principali sfide sono il riconoscimento ufficiale del nostro settore da parte delle istituzioni italiane e l’aggiornamento della legge per il rilascio dei visti per motivi di studio.
Uno degli obiettivi dell’associazione è quello di dialogare con le instituzioni per ottenere una migliore regolamentazione della legge per il rilascio dei visti di studio per il settore delle scuole private. Puo’ darci un’aggiornamento della situazione?
Il nuovo direttivo Asils sta continuando il grande lavoro fatto dal precedente. Ci incontriamo regolarmente con diversi rappresentanti politici per stimolarli sulla reale necessità di regolamentare la legislazione sui visti. Crediamo che riceveremo buone notizie entro la fine dell’anno. Purtroppo nell’ultimo mese abbiamo riscontrato diversi casi di rifiuto del visto in mercati importanti per la nostra attività: Brasile, Taiwan, Stati Uniti.
Quali sono alcuni dei problemi principali o temi che hai sollevato alla riunione GAELA di settembre?
Abbiamo parlato delle differenze tra le varie nazioni europee nel settore dell’insegnamento della lingua, specialmente in ambito di riconoscimento da parte delle istituzioni nazionali. Uno dei nostri obiettivi principali è quello di ottenere una certificazione ufficiale come FLE in Francia o Cervantes in Spagna.
Cosa sta programmando Asils per i prossimi 12 mesi?
Parteciperemo a numerosi eventi internazionali come l’incontro annuale Eaquals, la Fiera della lingua italiana organizzata dall’Istituto italiano di Tokyo e le “Giornate della lingua e della cultura italiana” organizzate a Mosca dall’ambasciata italiana e dal Istituto Italiano di Cultura. Stiamo anche lavorando allo sviluppo di una normativa nazionale unica basata sul nostro schema di ispezione. Gli attori più importanti del settore saranno invitati a lavorare a questo progetto e speriamo di riuscire a pubblicarlo entro l’inizio del 2020.