La più grande città italiana del mondo è in Brasile: intervista a Renato Poma, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di São Paulo.
Fra i 27.000 studenti che ogni anno si iscrivono nelle scuole ASILS, il Brasile si colloca fra i primi 10 paesi per il numero di partecipanti. Si tratta di un pubblico colto e vivace, che ha un forte legame affettivo con l’Italia, molto spesso luogo di provenienza di nonni e bisnonni. Il desiderio di scoprire le origini della propria famiglia e rinforzare il legame con le proprie radici è un’importantissima motivazione nella scelta della destinazione. Gli studenti s’iscrivono spesso per lunghi periodi durante i quali, mentre imparano la lingua, spesso riescono ad ottenere anche la cittadinanza come discendenti di italiani. Ne abbiamo parlato con il Dottor Renato Poma, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di São Paulo.
Qual è il Vostro pubblico di riferimento? Quali sono le azioni da Lei svolte per promuovere la lingua la cultura italiana in Brasile? São Paulo è la città più italiana del mondo: ci sono oltre 5 milioni di cittadini di origine italiana su una popolazione di 20. C’è una grande simpatia verso l’Italia e gli italiani. Abbiamo circa 2000 studenti all’anno: sono prevalentemente giovani di formazione universitaria e pensionati interessati a partecipare alle attività culturali da noi organizzate. Il profilo socio-culturale dei nostri allievi è normalmente medio-alto. Organizziamo i nostri corsi in collaborazione con l’Instituto Cultural Ítalo-Brasileiro, un’associazione culturale privata nata alla fine degli anni ’40 per volontà della comunità italiana della nostra città e che ha condiviso gran parte della nostra storia.
Quali iniziative hanno maggiormente successo? São Paulo è la capitale culturale dell’America Latina. C’è una grande domanda e una conseguente offerta di eventi culturali. La vivacità della città è paragonabile a quella di New York. Organizziamo oltre 100 eventi all’anno e vi partecipano sempre migliaia di persone. Le attività che hanno maggior successo le mostre d’arte, perché l’Italia è sempre identificata come il paese dell’arte. Ci siamo posti l’obiettivo di dare particolare attenzione all’arte contemporanea. Organizziamo anche conferenze con relatori illustri del mondo accademico. I festival del cinema italiano hanno sempre un successo strepitoso e collaboriamo strettamente con il Teatro dell’Opera San Pedro per offrire concerti, anche di musica contemporanea, e opere liriche. Anche le nostre mostre di fotografia sono particolarmente apprezzate.
Un’iniziativa che Le ha dato particolare soddisfazione? Nel 2014 abbiamo organizzato una mostra dedicata al design della Vespa ed è stata visitata da 25.000 persone.
Quali sono le maggiori difficoltà nel Suo lavoro? Il lungo periodo di crisi economica italiana ha portato ad una notevole riduzione delle nostre risorse ed è complicato essere produttivi avendo a disposizione pochi mezzi. Sono orgoglioso che, nonostante la scarsità di fondi ed il fatto che siamo solo in 7, siamo riusciti a gestire grandi eventi durante i Mondiali di Calcio e le Olimpiadi: in certi momenti le nostre forze organizzative sono state messe a dura prova, ma alla fine abbiamo raggiunto buoni risultati. Gestire bene, e con poche risorse, grandi eventi è davvero una soddisfazione.
C’è qualche progetto speciale che Le sta particolarmente a cuore? Presto sarà inaugurata una mostra dedicata agli arredi da ufficio componibili commissionati dall’Olivetti ad Ettore Sottsass. Ci sarà anche un evento molto sperimentale intitolato Oasi, che vedrà protagoniste delle sculture musicali. Si tratta di un’iniziativa molto innovativa e sono sicuro che avrà un grande successo, perché São Paulo è una città che ama le novità.
Per voi l’ASILS rappresenta un riferimento di qualità per l’insegnamento della lingua italiana in Italia? C’è un rapporto costante con le vostre scuole e, quando gli studenti ci chiedono informazioni per venire in Italia, suggeriamo loro di rivolgersi a voi. Le borse di studio, che vengono offerte ogni anno dai vostri istituti, sono molto apprezzate.