Dilit festeggia 45 anni: “Abbiamo creato una squadra coesa e professionale”
La scuola Dilit, divulgazione lingua italiana di Roma, taglia il traguardo dei 45 anni. Nata l’8 maggio 1974 da un gruppo d’insegnanti e una segretaria, oggi l’istituto ha raggiunto ampiamente il suo obiettivo: “creare una scuola che offrisse ai propri studenti la più alta qualità didattica”.
In realtà l’idea ha origine già nel 1970 quando il gruppo inizia a lavorare all’International House di via Marghera per far crescere il dipartimento di italiano nato nel 1967. Da quel giorno a oggi è stato creato un dipartimento di ricerca, si è deciso per una formazione permanente, sono stati scritti libri di testo per l’insegnamento della lingua italiana ed è stato istituito un Seminario Internazionale per condividere il frutto del loro lavoro.
All’interno della Dilit è stato istituito anche un dipartimento per la formazione di insegnanti di lingua italiana che ha preparato oltre 5.000 persone e fino a oggi oltre 70.000 studenti di tutto il mondo hanno frequentato i loro corsi, diventando parte della storia di una tra le migliori scuole di lingua italiana.
“45 anni sono un traguardo per qualsiasi tipo di azienda – commenta Tiziana Di Dedda, direttrice dell’istituto – per noi è stata ed è un’avventura meravigliosa. Siamo consapevoli di avere il privilegio di lavorare in un settore prezioso, interessante tra il turistico, culturale ed educativo. Dove la ‘grande bellezza’ fa sempre da padrona, soprattutto lavorando a Roma”.
Punto di forza della scuola è l’ambiente di lavoro “accogliente e stimolante” che favorisce anche il ritorno degli studenti nell’istituto. “Da un sondaggio di IH World” fatto lo scorso anno anonimamente su 100 studenti della scuola, Di Dedda racconta che il risultato è stato il 100% della soddisfazione.
Al raggiungimento di questi traguardi un contributo rilevante è stato dato da Asils. “Siamo tra i fondatori dell’associazione creata per risolvere molti problemi – spiega la direttrice di Dilit, parlando dell’associazione delle scuole di italiano come lingua seconda – per combattere la concorrenza sleale, risolvere il problema dei Visti, dialogare con le Istituzioni con maggiore forza, avere una voce e una visione di tutto il settore. Così era e così è ancora”.