Corsi di lingua, soggiorni studio e formazione in estrema difficoltà in Italia. Appello al Governo della coalizione Asils, Aisli, Federlingue, Eduitalia, Filins e AIdSM.
È un anno nero per il mondo della formazione. A lanciare l’allarme è la coalizione Asils, Aisli, Federlingue-Confcommercio, Eduitalia, Filins e AIdSM, associazioni che rappresentano nel nostro Paese le scuole di lingua, gli istituti e le università private, le scuole di italiano per stranieri, le società di formazione di ogni genere e grado e le scuole di musica.
“Le nostre attività formative in sede sono interrotte da due mesi e, ad oggi – spiega Wolfango Poggi, Presidente ASILS e promotore della coalizione, – nessuno parla ancora di riapertura. Senza aiuti dal Governo i costi di gestione ci espongono al rischio della chiusura. Senza risorse a fondo perduto e indennizzi le nostre imprese non potranno ripartire né limitare i danni”.
“Intrappolate nella definizione di ‘scuola’ e nei provvedimenti di blocco che riguardano la scuola dell’obbligo, le nostre imprese non potranno riprendersi”. Sono oltre 800 le aziende raggruppate nelle associazioni Asils, Federlingue-Confcommercio Aisli, Eduitalia, Filins e AIdSM: danno lavoro a circa 13mila addetti. Le Associazioni hanno redatto un documento unico di richieste in rappresentanza dell’intero comparto che offre educazione e formazione continua ad oltre 10 milioni di persone impegnate ogni anno nei corsi di lingue, nei corsi universitari, nei corsi di musica e nell’educazione privata.
“Abbiamo bisogno di più sostegno e per un periodo più esteso perché probabilmente saremo tra gli ultimi a poter ripartire – continua il Presidente di ASILS – e non sappiamo se sopravviveremo economicamente. Siamo preoccupati perché ad oggi non sono stati definiti con precisione i protocolli di sicurezza per far ripartire le nostre attività. Un’altra forte incognita nella nostra riapertura è la responsabilità penale e civile che ci viene imputata in caso di contagi. La situazione delle scuole ASILS, che si occupano dell’organizzazione di vacanze studio per stranieri interessati a studiare l’italiano in Italia è resa ancora più grave per il probabile blocco dei flussi del turismo internazionale fino alla primavera/estate 2021”.
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