La delegazione dei docenti delle Università americane di Firenze e la petizione degli insegnanti di italiano per stranieri.
Giovedì 28 maggio, alle ore 11:00, una delegazione, in rappresentanza del comparto lavorativo degli insegnanti per studenti delle Università Americane con sede a Firenze, sfilerà da Palazzo Vecchio (sede del Comune) a Palazzo Medici Riccardi (sede della Presidenza dell’Area Metropolitana), passando per Palazzo Panciatichi di Piazza Duomo (sede della Presidenza della Regione Toscana), per chiedere che l’attenzione delle istituzioni e degli organi di governo comunali, metropolitani e regionali rimanga alta, e che il settore in cui lavoro venga considerato una priorità assoluta nell’ambito delle strategie e del sostegno che verranno messi in opera dagli enti di competenza. “La crisi economica che sta investendo, non soltanto l’Italia, ma anche gli Stati Uniti, avrà una forte ricaduta sul sistema universitario nordamericano – dicono gli organizzatori della manifestazione – e sta spingendo gli atenei statunitensi a trattenere gli studenti in patria. Ciò renderà ancora più difficoltosa la ripresa, in tempi brevi, del lavoro in questo settore, che ha già visto azzerarsi ogni prospettiva per le sessioni estive”.
Lo stesso grido di aiuto è lanciato da un gruppo di docenti di lingua italiana come Lingua Straniera attraverso una petizione rivolta ai Ministri Franceschini e Azzolina. Consci che il loro lavoro contribuisce alla diffusione nel mondo del patrimonio materiale e immateriale del nostro Paese e di essere ambasciatori di italianità, gli insegnanti chiedono sostegno per la loro categoria: “Le nostre scuole sono chiuse e lo rimarranno almeno fino alla prossima stagione turistica 2021. Le poche iscrizioni ai corsi online, che abbiamo prontamente attivato, non sono minimamente sufficienti ad affrontare e superare indenni il protrarsi di questa crisi che ha determinato il crollo di circa il 99% delle iscrizioni presso le scuole d’italiano per stranieri. La ripresa economica legata alla ripartenza del settore turistico sarà principalmente costituita da una clientela locale o nazionale, ma non potrà colmare la mancanza della presenza in loco di studenti stranieri a cui le nostre scuole unicamente si rivolgono. A differenza dei colleghi della Scuola Pubblica, siamo docenti laureati e specializzati inquadrati all’interno delle scuole attraverso varie tipologie contrattuali previste dall’attuale legislazione, ma necessariamente legati alla stagionalità dei flussi turistici esteri. Ne consegue che, laddove durante la stagione invernale la dotazione organica delle scuole è ridotta a pochi insegnanti, durante la stagione turistica, queste si avvalgono di ulteriori docenti i quali, avendo contratti non stabili, non possono usufruire degli ammortizzatori sociali offerti dall’attuale Governo per fronteggiare questa inaspettata emergenza”.
Il settore di cui si parla dà lavoro a migliaia di persone, tra docenti e personale amministrativo, tralasciando l’indotto (ristorazione, musei, negozi, alloggi e alberghi affittati per intere stagioni). Il composito mondo dell’istruzione privata a stranieri interessa un numero enorme di persone, la cui normale situazione lavorativa richiederà un lungo periodo prima di essere ripristinata.