La mamma è sempre la mamma!
La Festa della Mamma, che in Italia cade la seconda domenica di maggio, si celebra in moltissimi paesi del mondo, con date e modalità diverse, ma con la voglia universale di ringraziare le mamme per tutto quello che hanno donato. Oggi la Festa della Mamma vuol dire regali, fiori, cioccolatini, torte, bigliettini allegri e soprattutto una giornata passata in compagnia della propria madre, ma le sue origini sono tutt’altro che commerciali.
Nell’antichità esistevano riti cerimoniali che si rifacevano al culto della Madre Terra e celebravano le divinità femminili legate alla rinascita della natura in primavera: per i Greci Rea, la madre di tutti gli dei, a cui era dedicato un giorno all’anno; per i Romani Cibele, la divinità simbolo della Natura e di tutte le madri.
In Inghilterra il Mother’s Day viene celebrato a partire dal XVII secolo: coincideva con la quarta domenica di Quaresima, giorno in cui tutti i bambini che vivevano lontano dalle loro famiglie per imparare un mestiere o perché costretti a lavorare per guadagnarsi da vivere, potevano ritornare a casa per un giorno portando alle mamme fiori o piccoli regali.
Negli Stati Uniti, in cui la popolazione era restia alle tradizioni popolari, il Mothering Sunday non ha successo e l’evento si diffonde come una festività legata ai movimenti sociali, che chiedevano il suffragio femminile e predicavano la pace. In America la Festa della Mamma è legata ai nomi di Julia Ward Howe e di Anna M. Jarvis: la prima, attivista pacifista e promotrice dell’abolizione della schiavitù, propone l’istituzione del Mother’s Day come occasione di riflessione sull’inutilità della guerra. Anna M. Jarvis, invece, si batte per l’istituzione di una festa in onore di tutte le vittime della Guerra Civile americana e riesce a farla istituire nel maggio del 1908. Il simbolo di questa iniziativa è il garofano, il fiore preferito dalla defunta madre della Jarvis.
In Italia la Festa della Mamma viene celebrata per la prima volta come Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo il 24 dicembre 1933, nel quadro della politica della famiglia del governo fascista e, in quell’occasione, si premiano le madri più prolifiche d’Italia. La festa come la si intende oggi è nata, invece, a metà degli anni Cinquanta in due diverse occasioni: una legata a motivi di promozione commerciale, l’altra invece a motivi religiosi. La prima risale al 1956, quando il Sindaco di Bordighera Raul Zaccari, in collaborazione con l’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, prende l’iniziativa di celebrare la Festa della Mamma in città la seconda domenica di maggio. L’altra iniziativa risale, invece, al 12 maggio del 1957 quando Don Otello Migliosi, parroco di Tordibetto di Assisi, decide di celebrare la figura materna nel suo ruolo religioso cristiano, anzitutto, ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo tra loro le varie culture. Da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale. Nel 1958 Raul Zaccari, diventato senatore, presenta al Senato della Repubblica un disegno di legge per istituzionalizzare la giornata, ma l’iniziativa, benché molto dibattuta, non ha successo. Ciò nonostante la festa si afferma comunque in tutto il paese.
In Italia è tradizione che i bambini offrano in dono alle madri disegni o altri lavoretti realizzati a scuola e coloratissimi fiori. L’azalea, simbolo di maternità e femminilità, è la protagonista della Festa della Mamma. Negli ultimi anni l’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, si è fatta promotrice di un’importante iniziativa benefica: in occasione della festa della mamma, nelle principiali piazze italiane vengono allestiti ogni anno dei gazebo dove è possibile acquistare azalee, i cui ricavi sono totalmente devoluti alla ricerca e alla cura del tumore al seno.
Per trovare i siti dove comprare le azalee dell’AIRC visita il sito www.lafestadellamamma.it/trova-la-piazza